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05 Ottobre 2018

Come funziona il dropshipping

Come funziona il dropshipping

Il drop ship (spesso anche conosciuto come drop shipping o dropshipping) è un modello di vendita (B2B2C) con il quale un venditore può vendere un prodotto al cliente finale, anche senza possederlo materialmente e fisicamente nel proprio magazzino.

Ma come funziona il dropshipping?

Con questo modello di vendita, il venditore si appoggia alla merce, ai magazzini e alla logistica di un fornitore, definito “dropshipper”. 

Nel momento in cui avviene una vendita di un prodotto, il venditore invia l’ordine al fornitore, il quale spedirà e consegnerà il prodotto direttamente al cliente finale. In questo modello è chiaro ed ottimizzato il ruolo di ciascun partecipante alla catena di distribuzione.

Così, il venditore o rivenditore è focalizzato esclusivamente sull’obiettivo di far crescere il proprio business B2C con attività di marketing per trovare nuovi clienti con azioni promozionali e per pubblicizzare i prodotti. Libero dai problemi di gestione del magazzino e logistica, si occupa esclusivamente dei processi di vendita e marketing.

Il fornitore B2B gestirà:

  • La gestione dell’approvvigionamento e/o della produzione dei prodotti in linea con il target consumer curato dai rivenditori
  • La gestione delle attività di marketing e di CRM per curare trovare sempre nuovi distributori B2C e mantenere le relazioni con quelli attuali
  • L’eccellenza nei processi logistici e di distribuzione dato che questi processi sono profondamente integrati con quelli del distributore a cui fornisce fondamentalmente la logistica in outsourcing

I vantaggi di un simile modello B2B2C sono evidenti per tutti gli attori coinvolti:

Per il venditore B2C:

  • Possibilità di creare un business di vendita senza dover investire (immobilizzare) capitale acquistando in anticipo i prodotti da vendere
  • Nessuna necessità di dover gestire le attività logistiche con I relativi costi
  • Possibilità di vendere sia direttamente che tramite siti internet o marketplace o siti di aste collegati

Per il venditore dropshipper o B2B:

  • Nessuna necessità di gestire le relazioni B2C
  • Possibilità di accrescere la propria rete vendita
  • Aumentare la capillarità e la penetrazione dei propri prodotti sia on line che offline.

Nella versione tradizionale, il modello di vendita B2B2C ha storicamente richiesto al venditore B2B di dedicare una parte del proprio magazzino prodotti in esclusiva al singolo dropshipper per evitare fenomeni di ordini concorrenti da più rivenditori su di uno specifico articolo con disponibilità limitata. In altri casi si è ricorso dall’introduzione di soglie di scorta minima per impedire casi di prodotto “out of stock” o esaurito.

Accanto a questi benefici standard del modello di vendita B2B2C, il digitale ha aumentato le possibilità di integrazione tra B2B e B2C.

Infatti il modello di vendita B2B2C beneficia delle possibilità offerte dal digitale per favorire la integrazione dei cataloghi e la condivisione dei magazzini virtuali tipici delle moderne piattaforme e commerce.

Grazie al digitale è possibile condividere virtualmente il magazzino B2B con gli ecommerce B2C collegati consentendo ad uno stesso prodotto di essere presente nei catalogo dei siti collegati e di essere venduto su tutte la rete in una logica Peer-to-Peer. Questo garantisce tramite integrazioni real time di condividere la disponibilità di uno specifico prodotto su tutta la rete distributiva, tenendo allineate le quantità con gli effettivi ordini ricevuti.

Software sofisticati come Rewix, espressamente dedicati alla realizzazione di modelli di vendita B2B2C e con funzionalità di integrazione API e webservices, permettono al singolo rivenditore B2C di impegnare (lock) temporalmente la merce nel magazzino B2B anche durante la fase di checkout da parte del cliente finale. In questo modo, I clienti finali che aggiungono al carrello B2C uno specifico prodotto con disponibilità virtuale hanno la certezza di veder completato l’acquisto e consegnato il prodotto proprio grazie a questo meccanismo.

Rewix consente anche un’ulteriore possibilità di business al distributore B2B e un grande vantaggio al venditore B2C: grazie alla possibilità di condividere l’intero catalogo è possibile per il distributore B2B condividere non solo codici, articolo e prezzi ma anche descrizioni e immagini dei prodotti.

Con pochi click, un rivenditore B2C può importare foto (a varie risoluzioni) e descrizioni (anche in varie lingue) direttamente sul proprio catalogo o sito internet senza dover dedicare risorse a fotografare e descrivere I prodotti.

In pochi click è possibile avere un catalogo prodotti direttamente disponibile per la rivendita concentrandosi direttamente sulle attività di vendita e promozione. Al contrario, la possibilità di fornire un feed prodotti completo in pochi click al rivenditore B2C consente al distributore B2B di ottimizzare e di fare economie di scala con le attività di catalogazione e descrizione prodotti: questo vantaggio può essere monetizzato richiedendo un canone di abbonamento al rivenditore B2C per poter accedere a questa base dati di prodotti in vendita.

Sono frequenti infatti I casi di modelli di vendita B2B2C in cui il dropshipper B2B richiede una fee periodica (fissa o variabile in base al fatturato generato) per consentire l’importazione e la sincronizzazione dei prodotti tramite API a piattaforme software B2C collegate.

Una piattaforma evoluta come Rewix consente di gestire gli abbonamenti dei dropshipper (con rinnovo, addebito e fatturazione automatica dei canoni) e di gestire I permessi corretti agli utenti su cui siano abbinate le credenziali API per l’integrazione.

Grazie alle API e i servizi è possibile utilizzare anche plugin come quelli disponibili per Rewix per automatizzare le possibilità di integrazione con software open source come Magento, Prestashop e Woocommeerce o piattaforme ecommerce in cloud come Shopify.